La fortuna di partecipare a spedizioni che ti conducono in posti remoti e sconosciuti non capita tutti i giorni. A volte questa fortuna si traduce in rischiose avventure, soprattutto se si parte inesperti e mal equipaggiati, ma sono qui a raccontarle e quindi alla fine tutto è andato nel migliore dei modi. Ma la mia vita dopo quelle esperienze ha cambiato forma e colore. Terre mai battute dal piede umano, fitte giungle, sistemi di comunicazione primitivi e inaffidabili, fiumi minacciosi, sete, scatolette di cibo numerate e fame incolmabile sembrano prezzi alti, ma è così che si paga lo spettacolo della natura incontaminata che si raggiunge. Arrivare in villaggi mai frequentati da donne bianche prima era solo un sogno che è diventato realtà! Il cibo insolito ma rigenerante, il letto sotto una coperta di stelle, la musica in una foresta insonne... Tutto era emozione pura. Emozioni che non si dimenticano e che rimpiangi quando torni al trash-food, in luoghi dove il cielo non risplende più e dove la musica spesso è solo il suono di una sirena. E poi incontrare il ciclone filippino... Come contenere tutte queste emozioni, come governare il sublime prima della tempesta? Neve, vento e basse temperature. E poi il Misterius Mt.Madwe (oltre 5000m) che non era stato risalito da nessuno da anni. Esperienze che non sono solo superare la propria zona di comfort, è proprio andare oltre ogni standard di limite umano. Questo devo ricordare quando vengo sopraffatta dagli inevitabili fastidi della vita...